Per questa tradizionale manifestazione la cittadina vicentina viene anche soprannominata “la città degli scacchi”. Come per la Rocca di Asolo, la storia di questi luoghi si perde nella notte dei tempi. Una lunga teoria di castellieri punteggiava ogni altura a dominio di quella che fu la più importante via di comunicazione paleo-veneta, che attraversava trasversalmente il Veneto proprio a ridosso della prima fascia collinare pedemontana. In epoca romana, a dimostrarne l’importanza, la via “Marostegana”, meglio conosciuta come “strada della lana”, da Padova puntava direttamente sulla cittadina dominata da un Mansio o forse un Castrum, porta d’accesso verso l’altopiano di Asiago.