Asiago fu uno dei luoghi più simbolici della Grande Guerra. Investita alla fine di maggio del 1916 dall’avanzata austro-ungarica, venne gravemente danneggiata ed occupata dalle truppe asburgiche, che la saccheggiarono assieme al vicino abitato di Arsiero.
Qui sono state traslate 54.286 salme provenienti dai cimiteri di guerra della zona: 34.286 sono italiane (di cui 21.491 ignoti) mentre le restanti 20.000 sono austro-ungariche (11.762 senza nome). I resti di questi soldati sono ospitati lungo le pareti delle gallerie all’interno del grande blocco del Sacrario: quelli identificati sono in ordine alfabetico mentre quelli per cui non è stato possibile effettuare il riconoscimento si trovano all’interno di due grandi tombe comuni ai lati della cripta. Il blocco quadrato è completato da una cappella, mentre nei pressi dell’entrata alla cripta è possibile accedere anche al piccolo museo del Sacrario.
Usciti all’esterno, una grande scala larga 35 metri permette di giungere sotto l’arco, divenuto simbolo della provincia di Vicenza (assieme agli altri sacrari del Pasubio, del Cimone e del Monte Grappa). Sui parapetti del terrazzo sono state poste delle frecce che indicano le località dove si svolsero le battaglie e gli scontri più significativi della Grande Guerra. Tutto intorno all’intera struttura sono infine visibili cannoni originali e restaurati.