La Direzione e l’Associazione “Ex Allievi Filippin”, in occasione del Concerto di Fine anno che si terrà venerdì 5 giugno 2015, consegnerà il Premio Montegrappa 2015 al Dott. Ferruccio DE BORTOLI
Di famiglia bellunese, si è laureato in Giurisprudenza alla Statale di Milano. Esordisce nella professione giornalistica nel 1973, come praticante al “Corriere dei Ragazzi”. Lavora successivamente per il “Corriere d’Informazione”, “Corriere della Sera” ed “Europeo”. Nel 1993 Paolo Mieli lo promuove Vicedirettore e nel 1997 assume la guida del primo quotidiano di via Solferino; lo dirigerà fino al 2003, quando, per ragioni private, lo lascia. Successivamente De Bortoli assume l’incarico di Amministratore Delegato RCS Libri, divisione RCS MediaGroup. Torna al giornalismo con la direzione de “Il Sole 24 Ore” dal 2005 al 2009. Il 30 marzo 2009 rientra alla direzione del “Corriere della Sera” al posto di Paolo Mieli (i due si erano avvicendati in via Solferino nel maggio del 1997)
Motivazioni del Premio
Per aver sempre cercato di fornire una informazione corretta, bilanciata e serena ai cittadini che hanno bisogno di sapere, soprattutto i giovani, riuscendo a raccontare anche quanto di positivo e di esemplare c’è nel nostro quotidiano e, spesso, accanto a ciascuno di noi.
Per aver sempre mantenuto la consapevolezza di svolgere una professione socialmente utile, rispettando i lettori e cercando di raggiungere il più possibile la verità e non accontentandosi mai della porzione di verità che si raggiunge.
Per avere avuto il coraggio di ritornare sui propri passi e riconoscere quello che di inesatto o di scorretto poteva essere stato scritto … e per non averlo nascosto!
Per essere stato capace di rifiutare incarichi di prestigio per rimanere indipendente e fuori dai condizionamenti della politica.
Per essersi distinto nel campo dell’editoria su argomenti attinenti all’antifascismo, la Resistenza, la Costituzione e i diritti umani.
Per il suo grande ma poco pubblicizzato impegno nel sociale, che lo vede da anni impegnato a sfruttare ogni propria risorsa per cercare strumenti e mezzi onde restituire dignità ai malati fino alla fine.