In queste ore sei scuole stanno varcando i cancelli del nostro Istituto per partecipare alle competizioni sportive della 52esima edizione dei “Giochi Lasalliani”: 458 studenti, senza contare i loro accompagnatori, gli educatori, i coach, sacerdoti e fratelli, autisti dei pullman per una grande famiglia allargata!
Prenderà il via stasera la solenne cerimonia di apertura: alle 20:30 vi sarà l’accensione della fiaccola olimpica, verrà proclamato il giuramento dell’atleta e seguirà la sfilata delle bandiere degli Istituti coinvolti. Ogni scuola presenterà la bandiera realizzata con il materiale, le dimensioni e la creatività desiderati, il tema conduttore proposto quest’anno è “Giustizia e pace si baceranno”, tratto dal salmo 84, versetto ispiratore della visita di papa Francesco a Verona la settimana prossima (18 maggio).
La serata sarà condotta dalla giornalista Anna De Roberto, giornalista di AntennaTre, storica emittente televisiva di tutto il Triveneto, e vedrà tre importanti testimonianze:
- Dott.ssa Marcella Bounous, rinomata Psicologa dello Sport e Mental Coach del club Benetton Rugby
- l’atleta veneziano Edoardo Padovani, attivo nel ruolo di estremo del Benetton Rugby, con 46 presenze e 44 con la Nazionale Italiana
- il padovano Federico Ruzza, seconda linea di Benetton Rugby con 115 presenze e 44 con la Nazionale Italiana.
Le scuole che si sfideranno, oltre alla nostra, sono l’Istituto “La Marmora” di Biella, il “La Salle” di Grugliasco (TO), il “Gonzaga” di Milano, il “San Giuseppe” di Milano, il “La Salle” di Parma, il “San Giuseppe” di Torino. Ognuna di esse gareggerà per primeggiare soprattutto nei valori umani e lasalliani della fraternità, dell’amicizia e del rispetto della persona e dell’ambiente. Lo spirito con cui ogni rappresentativa parteciperà è nel segno del fair play, perché la competizione va sempre a braccetto con la sportività e il sorriso. Nei giochi di squadra (calcio, volley, basket) ci sarà una rappresentanza delle diverse fasce d’età (anni 2010, 2011, 2012).
Occasioni di gioia come queste sono linfa vitale per i nostri giovani, per sperimentare il “fare gruppo”, essenziale in questa loro delicata età, per vivere il senso di coesione e di appartenenza ad una comunità, la nostra, che da più di 300 anni si impegna per offrire loro opportunità di sviluppo personale sotto il profilo intellettivo, sociale ed etico.