I piccoli giullari dell’Infanzia portano allegria di carnevale nelle classi degli amici più grandi, negli uffici e ovunque ove passano.

Da giorni le mamme e le maestre s’erano ingegnate “a mascherare” i loro frugoletti per rallegrare la festosa mattinata di Carnevale. E quel giorno è arrivato. Eccoli pronti, mascherati, a farsi ammirare e a dispensare spensieratezza genuina, a risvegliare nei più grandi birichinate lontane…

Trascinate dalla magica tromba della bella fatina ( maestra Nadia), le mascherine giulive escono saltellanti dal loro caldo “nido”: risuonano i viali del parco dei loro spensierati stornelli carnascialeschi; irrompono poi nelle severe aule dei loro amici più grandi, portando graditi attimi di ilarità. L’improvviso “baccano” incuriosisce gli addetti alla scuola che s’affacciano sui corridoi ad applaudire la sfilata dei piccoli folletti; anche gli studenti americani del piano di sopra scendono per unirsi alla divertente festa.

“Per un dì pazzerelli noi siam, cantate e ballate con noi”;

queste le parole del loro gioioso ritornello; a molti degli scolari più grandi non manca la voglia di unirsi al corteo e di fare i pazzerelli alla loro maniera, ma, seppure a malincuore, s’ inchinano al severo richiamo del dovere…

Intanto la banda variopinta e chiassosa, non inquietata da seriosi problemi, riprende il cammino, diffondendo per via allegria che, anche se passeggera, ben ci sta a pennellare d’arcobaleno, di quando in quando, le aspre strade della vita.