Filippin – La Salle Gracìa (Barcellona)

14 -19 dicembre 2014 – Vi hanno partecipato gli studenti della classe 3^ Liceo Europeo“Solitamente questo “scambio” si faceva a marzo-aprile; quest’anno, per “motivi organizzativi”, ci è stato proposto a dicembre. A noi studenti è andata bene anche così: l’importante era “godersi” una bella settimana di cultura e svago.

Arrivati a Barcellona (che città fantastica, ragazzi!), siamo stati ospitati da famiglie che avevano un ragazzo o una ragazza che frequentavano l’Istituto “La Salle-Gracìa”, gestito da Fratelli.. Io mi sono trovata bene e, da quanto ho saputo, anche i miei compagni si sono trovati a loro agio.

Le mattinate le abbiamo trascorse visitando la città, mentre i nostri amici spagnoli frequentavano la scuola. La nostra guida, il simpatico Fratel Tony, che da anni insegna in questa scuola, ci ha fatto “gustare” la città, facendoci percorrere le rumorose e affollate “Ramblas”,piene di artisti di strada, affiancate da palazzi maestosi e molto curiosi, come quelli progettati dall’architetto Gaudì. Arrivati presso il porto, mi ha colpito la statua di Cristoforo Colombo, posta su un’alta colonna, con il braccio teso verso il mare.

Affascinante è stata la visita del Barrio Gotico, quartiere con case costruite in stile gotico; in quei vicoli antichi, ricchi di negozietti per turisti, si respira un’aria tranquilla.

Ho accennato prima a Gaudì; una mattinata l’abbiamo dedicata a questo estroso architetto, le cui opere realizzate a Barcellona (case, palazzi, chiese, parchi…) colpiscono tutti i visitatori per le fantasiose realizzazioni.: vedi il Parque Guell e soprattutto la Sagrada Familia, una grandiosa chiesa, piena di pinnacoli, con all’interno grandi vetrate colorate e alte colonne, simbolo assoluto della città, il più visitato dai turisti.

Interessante è stata la visita della maestosa Università “La Salle”, gestita dai Fratelli: un’istituzione magnificamente organizzata; tanto è vero che i suoi laureati sono tra i più preparati della Catalogna.

Spendo anche una parola sui pomeriggi che abbiamo trascorso con i compagni spagnoli (molto carini con noi): shopping in quantità, soprattutto per noi ragazze, e visite di piazze e locali frequentati da nostri coetanei spagnoli.E per ultimo mi piace ricordare la partita di Paintballtra noi italiani e studenti spagnoli, giocata il sabato prima di partire. Una “finta guerra”fra due opposte fazioni: manovrando strane armi ci si cerca per colpire l’avversario, sparandogli addosso palline che all’impatto esplodono materia colorata: vince la squadra che riesce a “eliminare”più avversari. Noi Italiani siamo stati “stracciati”: era la prima volta che “combattevamo”.

Che dire di questo viaggio?

Scontato dire che ci è piaciuto, non tanto perché è bello mettere da parte per una settimana i libri, ma soprattutto per le cose belle viste, per aver fatto nuove amicizie, per aver migliorati i nostri legami e per aver conosciuto dal vivo una città che meglio di altre ci parla della civiltà spagnola.

E la lingua spagnola? L’abbiamo esercitata e migliorata? Un pochino,sì . Al rientro ci penserà la nostra prof.ssa Carmen,( a cui diciamo un grande grazie per averci pazientemente e amorevolmente accompagnati ) a verificare i …progressi.”

(Veronica G.)