Tutte le classi delle Superiori dal 23 febbraio all’11 di marzo ( dalle ore 8.30 alle ore 12.30) si sono “ritirate” a Villa Fietta ( distante 1 Km. da Paderno del Grappa), per ascoltare il diacono prof Enrico Sommadossi, responsabile del Piano Pastorale del Filippin, e per dialogare e riflettere sul valore umano e cristiano della “misericordia”.

Enciclica Laudati sì 2 (Copy)“La misericordia di Dio trasforma il cuore dell’uomo e lo rende capace a sua volta di misericordia, motivandolo all’amor del prossimo, che si realizza compiendo opere di misericordia corporali e spirituali: nutrirlo e ristorarlo, confortarlo e educarlo.”
( Papa Francesco)

“ Trovare il tempo per l’anima, vuol dire uscire dalla mediocrità.” Ho letto da qualche parte questa frase che condivido appieno, anche se è difficile, soprattutto per noi ragazzi, fare silenzio attorno e dentro di noi, presi come siamo dalle tante “cose” che luccicano e ci piacciono; inoltre il silenzio ci è indigesto, perché ha il potere di “mettere a nudo” quello che siamo, setacciando e valutando le nostre opere quotidiane. Ci mette in crisi, insomma.

Quaresima 3 (Copy)Nonostante questa nostra “refrattarietà” al silenzio, Enrico è riuscito, con la sua testimonianza sincera e convinta di fede in Cristo, a “imbrigliarci”, a coinvolgerci nell’ascoltare e dialogare sul “fratello Cristo” e sulle sue “parole di vita” (valore del “dono” , del “sacrificio”, della misericordia” del “tempo”, del “sorriso”…)

Naturalmente con noi più grandi (quarte e quinte) lo scambio di vedute è stato acceso e serrato, perché le questioni sul tappeto ci toccavano da vicino e certe nostre esperienze a contatto con la realtà ci hanno a volte “tarpato le ali”, per non dire “bruciate”.

Vogliamo capire dove sta il male e il bene nell’operare dell’uomo d’oggi, per essere capaci di scelte di vita che ci valorizzino, pronti a dare il nostro costruttivo contributo al bene comune.

Questo intervento d’un mio compagno di classe, mentre Enrico stava impostando la seconda parte della mattinata, ci ha particolarmente interessati; Enrico, ben volentieri, ci ha guidati nell’inquadrare eticamente alcuni eventi significativi dell’attualità: non abbiamo proposto ricette per guarire certi mali della società, ma ci siamo resi conto che senza cultura, professionalità, fede, solidarietà e “misericordia” è difficile creare benessere e vivere in pace.”

Matteo