Da Ponte della Priula a Crocetta del Montello

Tra il 1917 e il 1918 l’impero d’Austria-Ungheria cercò in diversi modi di portare a rapida conclusione il conflitto sul fronte italiano. Numerose azioni diplomatiche presso le nazioni avversarie e presso il Vaticano non ebbero esito positivo e l’Oberkommando si decise a tentare una possente azione risolutiva, dando fondo a tutte le risorse tecniche e logistiche rimaste a disposizione delle armate.

DurataMezza intera
PeriodoTutto l'anno
Fu preparata una grande offensiva che, secondo gli storici, ebbe il limite di puntare a sfondare le linee italiane in più punti molto lontani tra loro, limitando la possibilità di concentrare le forze laddove vi fossero stati segni di successo dell’azione.
Tra il 15 e il 23 giugno 1918, le truppe imperiali assaltarono con valore e abnegazione lo schieramento italiano tra Asiago e il mare e riuscirono a penetrare in profondità proprio sul Montello, mettendo in serio pericolo la stabilità del fronte italiano. La risposta del Regio Esercito fu inizialmente confusa, ma in poche ore il Comando Supremo trovò il giusto assetto difensivo e riuscì a fermare e quindi a respingere oltre il Piave i soldati austro-magiari.
 
Fu l’ultima offensiva della storia dell’Impero Asburgico: i mesi successivi prepararono una sconfitta annunciata e la fine di un’epoca.